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Numero 1/2 del 20 Gennaio 2020 -
Quindicinale Culturale
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Massimo Cotto e Ermanno Giovanardi in "Chelsea Hotel"
Massimo Cotto e Ermanno Giovanardi sono protagonisti di “Chelsea Hotel”, scritto dallo stesso Massimo Cotto: uno spettacolo teatrale, a metà strada tra il reading, lo spettacolo teatrale vero e proprio e il concerto, in cui la voce narrante di Massimo Cotto racconta, passando di stanza in stanza, le vite dei molti abitanti di questo luogo simbolo della storia della musica mondiale. La voce profonda di Mauro Ermanno Giovanardi, invece, fa da contrappun to al racconto, interpretando alcuni pezzi mitici: da “Chelsea Girl” a “La vie en rose”, da “Blowin in the wind” a “Because the night” ed altri brani indimenticabili.
Accompagnano Massimo cotto e Ermanno Giovanardi il pianoforte e la chitara di Matteo Curallo.
Sono passati tutti da lì. Ci hanno vissuto a lungo, come fosse un rifugio e non solo un hotel sulla 23esima strada, a New York. E poi hanno ricordato il loro passaggio in mille libri, film e canzoni. Al Chelsea Hotel Bob Dylan ha scritto Sad Eyed Lady Of The Lowlands e Sara, Leonard Cohen e Janis Joplin hanno consumato una breve storia di sesso e amore poi raccontata in Chelsea Hotel #2. Nico ne ha cantato l’epopea in Chelsea Girl, Jon Bon Jovi le solitudini in Midnight In Chelsea, i Jefferson Airplane le settimane in Third Week In The Chelsea. Al Chelsea Arthur Clark ha scritto 2001: Odissea nello spazio, Ginsberg e Corso hanno dato fuoco alle polveri beat. Nella stanza numero 100 Sid Vicious ha accoltellato Nancy Spungen, nella 205 è collassato Dylan Thomas pochi giorni prima di morire, nella 822 Madonna ha scattato le fotografie di Sex. Qui Jack Kerouac ha scritto in tre soli giorni, imbottito di Dexedrina, su rotoli di carta igienica, la prima stesura di Sulla strada. Al C helsea hanno vissuto Patti Smith, Mapplethorpe, Iggy Pop, Bukowski, Burroughs, Arthur Miller, Tennessee Williams, Kubrick, Jane Fonda, Dennis Hopper, Hendrix, i Grateful Dead, Edith Piaf, Dee Dee Ramones. La lista non finisce qui, ma qui inizia un’idea: raccontare le molte storie che si sono consumate all’interno del Chelsea Hotel per ricreare il grande affresco. Uno spettacolo che è narrazione e canto, affabulazione e commozione. Un uomo che racconta e un artista che canta. Le parole della narrazione evocano un quadro, la musica e la voce ne garantiscono la cornice. A metà tra reading e concerto: un viaggio per ricordare quello che abbiamo e quello che abbiamo perduto.
Prossime date tour
18 marzo
Portici – Museo di Pietrarsa ( nell’ambito di MozArt Box)
28 marzo
Asti – Teatro Alfieri
29 -31 marzo
Milano – Teatro Menotti
1 aprile
Nizza Monferrato (AT) – Foro Boario
Info
www.produzionifuorivia.it
(Marzo 2012)
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