|
Numero 1/2 del 20 Gennaio 2020 -
Quindicinale Culturale
|
MOSTRE - Genialità e sregolatezza nelle opere di Riot Queer in mostra a Bari
L’arte di Riot Queer (classe 1982, romano di nascita, milanese di adozione e cosmopolita per vocazione) non conosce mezze misure e non offre altre scelte allo spettatore e alla critica che non siano i due estremi opposti dell’odio e dell’amore. Dopo i successi di San Francisco e Parigi, arriva per la prima volta in Italia una mostra personale di Riot Queer, araldo del movimento Punk Surrealism e propugnatore di una bellezza ribelle e irregolare, che sa essere allo stesso tempo conturbante e pericolosa, macabra e seducente.
Riot Queer mette a frutto l’occasione di questa sua prima personale in Italia per portare in scena la sua dipartita rock con la mostra “Riot Queer is dead. Just like a rock star”.
Influenzato dal fumetto underground, dal tatuaggio e dal punk rock, Riot Queer è autore di immagini disturbanti, in cui si mescolano elementi orrorifici ed erotici. Le protagoniste dei suoi acquerelli sono pin up dal look aggressivo, vestite con capi di abbigliamento fetish e ornate di tatuaggi e piercing, sull’esempio delle Suicide Girls della celebre community online statunitense, le modelle che hanno rivoluzionato il modo di concepire l’erotismo softcore ispirandosi allo stile dark, punk, indie e alternativo.
La mostra, curata da Francesco Paolo Del Re e dal collettivo Fabrica Fluxus, è stata inaugurata il 20 novembre a Bari, presso gli spazi della Galleria Fabrica Fluxus e sarà aperta al pubblico fino all’11 dicembre.
“Riot Queer is dead. Just like a rock star”
dal 20 novembre all’11 dicembre 2009
Galleria Fabrica Fluxus
via Marcello Celentano 39 - Bari
Ingresso gratuito
Orario:
dal lunedì al sabato, dalle 10.30 alle 13.30 e dalle 16.30 alle 20.30
Info:
Tel. 080.5236319
fabricafluxus@gmail.com
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|