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TEATRO - Silvio Orlando protagonista della pièce "Si nota all'imbrunire", in scena al Piccolo Teatro Grassi di Milano

Silvio Orlando è protagonista di un testo di Lucia Calamaro “Si nota all’imbrunire”, in scena dal 12 al 31 marzo al Piccolo Teatro Grassi di Milano
Tema centrale della pièce è la solitudine come male sociale, raccontato con ironia, amarezza e malinconia.
I figli Alice, Riccardo e Maria sono arrivati la sera prima. Il fratello maggiore Roberto anche. Un fine settimana nella casa di campagna di Silvio, nel villaggio spopolato dove vive, solo, da tre anni. L’occasione è la commemorazione funebre della moglie, morta dieci anni prima. Emergono tra i familiari, empatie, distanze e rese dei conti. C’è da commemorare, da dire, da concertare discorsi. Silvio ha sviluppato, nella solitudine, un buon numero di manie. La più grave di tutte: non vuole più camminare. Non si vuole alzare. Vuole stare e vivere seduto il più possibile. E da solo. Si tratta, per i figli che finora non se ne erano preoccupati troppo, di decidere cosa fare, come occuparsene, come smuoverlo da questa posizione, che è una metafora del suo stato mentale: un uomo che vive ai margini dell’esistenza e non più dentro la realtà. Nella confusione tra desideri e realtà e, senza confronto con una verità oggettiva, senza nessuno che smentisca Silvio nel quotidiano, la vita può essere esattamente come uno decide che sia. Fino a un certo punto.
In scena, insieme a Silvio Orlando, anche Riccardo Goretti, Roberto Nobile, Alice Redini e Maria Laura Rondanini. (produzione Cardellino srl in collaborazione con Napoli Teatro Festival in coproduzione con Teatro Stabile dell’Umbria)
La regia è di Lucia Calamaro. (foto di Maria Laura Antonelli)
 
 
Note di regia
Questo spettacolo, che ha trovato nella figura del padre un interprete per me al tempo insperato e meraviglioso: Silvio Orlando, trova le sue radici in una piaga, una maledizione, una patologia specifica del nostro tempo che io, personalmente, ho conosciuto anche troppo. La socio-psicologia le ha dato un nome: ‘Solitudine Sociale’. Sembra che uccida di più dell’obesità.  A mettere in luce i rischi di questa situazione sono stati due studi presentati al 125° incontro annuale dell’American Psychological Association (APA). Essere isolati dalla società è un male oscuro e insidioso. Tutti noi infatti, in quanto esseri umani, abbiamo bisogno del contatto con gli altri, un bisogno che ci permette di sopravvivere. La preoccupazione insorge ancora di più se si pensa che questo tipo di ‘solitudine estrema’ si sta espandendo e continuerà a crescere nei prossimi anni dato che aumenta l'aspettativa di vita della popolazione e le persone anziane sono sempre più numerose. Secondo gli esperti potremmo trovarci alle prese, e non solo nei paesi più ricchi, con ‘un’epidemia di solitudine’, ormai diffusa non solo tra gli anziani, ma anche tra i giovani. Silvio Orlando è, secondo me, un attore unico. Capace di scatenare, per la sua resa assoluta al palco, le empatie di ogni spettatore, e con le sue corde squisitamente tragicomiche, di suscitare emozioni ed azioni nel suo pubblico. Insieme ci piace pensare che gli spettatori, grazie a un potenziale smottamento dell’animo dovuto a questo spettacolo, magari la sera stessa all’uscita, o l’indomani, chiameranno di nuovo quel padre, quella madre, quel fratello, lontano parente o amico oramai isolatosi e lo andranno a trovare, per farlo uscire di casa.
O per fargli solamente un po’ di compagnia. (Lucia Calamaro)
 
 
Info
Piccolo Teatro Grassi
via Rovello 2 - Milano (M1 Cordusio)
Informazioni e prenotazioni: tel. 0242411889 - www.piccoloteatro.org
 
 
(Febbraio 2019)