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INTERVISTA - Beatrice Saottini: Un sogno che si chiama "Omnia Symphony Orchestra"
di Elisabetta Di Dio Russo

Beatrice Saottini, imprenditrice bresciana, è uno degli otto fondatori della Omnia Symphony Orchestra, diretta dal Maestro Bruno Santori.

In questa intervista racconta la sua passione per la musica e la storia di un sogno che si è concretizzato nel tempo e che si chiama “Omnia Symphony Orchestra”.

 

 

Com’è nata la Omnia Symphony Orchestra?

 

L’associazione è nata dalla passione, dall’energia, dalla convergenza di idee e di emozioni dei soci fondatori: Bruno Santori (che dirige l’orchestra), Sandro Laffranchini (primo violoncello della Scala di Milano), Danilo Ortelli (che è la “spalla” dell’orchestra), Giovanni Forneris (bravissimo flautista), Alfredo Messina (imprenditore milanese),Giacomo Montanini (imprenditore bresciano), Chiara Locatelli (che si è sempre occupata di discografia) e poi ci sono io che nella vita faccio l’imprenditore nel mondo delle automobili, quindi con la musica non ho nulla a che fare da un punto di vista professionale anche se per la musica nutro una grande passione. La mia competenza all’interno dell’associazione è quindi di tipo organizzativo e non artistico.

 

Di cosa si occupa principalmente la Omnia Orchestra?

 

La finalità della Omnia Orchestra è quella di avvicinare il pubblico alla musica senza limiti o barriere ma attraverso la contaminazione dei diversi generi musicali, dalla musica classica, al jazz, fino al pop .

Il nostro scopo è diffondere la cultura musicale attraverso l’ascolto e avvicinare chiunque abbia voglia di comprendere il linguaggio musicale anche in modo molto naturale e non solo chi abbia delle competenze di tipo “scolastico” o addirittura professionale.

 

Nei vostri spettacoli proponete anche la rivisitazione delle grandi colonne sonore di film celebri. Questa idea come viene accolta dal pubblico?

 

Direi che le colonne sonore appassionano molto il pubblico, sia perchè l’ascolto rievoca le immagini dei film, sia perchè in questo modo nell’animo di chi ci ascolta vi è un coinvolgimento maggiore: se penso a colonne sonore come quella di “Star Wars” è chiaro che la musica si ricollega immediatamente al personaggio di Ian Solo e a tutta la trama del film.

 

Qual è la risposta del pubblico più giovane?

 

Da parte dei giovani c’è davvero un grande entusiasmo.

Il pubblico giovane non ha quasi mai grande familiarità con l’ascolto di un’orchestra sinfonica. Noi ci muoviamo soprattutto con una formazione da sessanta a novanta elementi, soprattutto per i concerti che riguardano la musica da film: i giovani ci accolgono con stupore e con una grandissima attenzione.

 

Cosa pensa del fatto che non vi sia più l’educazione musicale nelle scuole?

 

Trovo che sia una mancanza sconvolgente da parte di un Paese come l’Italia che, a mio avviso, dovrebbe alimentare l’interesse per la musica, per l’arte in genere e che addirittura potrebbe vivere soprattutto valorizzando il suo immenso patrimonio artistico e culturale.

 

Qual è l’attenzione delle istituzioni nei confronti della vostra Associazione, vi danno una mano?

 

Le istituzioni “sonnecchiano”. Sonnecchiano anche se guardano il nostro lavoro con grande apprezzamento.

Omnia Orchestra, come lei supporrà, lavora con molta fatica: per sostenerci e proporre i nostri concerti dobbiamo cercare degli sponsor, alcuni dei quali spesso sono imprenditori attenti al marketing e alla comunicazione.

Fortunatamente vi sono degli imprenditori che ci conoscono, ci stimano, ci sono vicini e ci sostengono. Da parte nostra cerchiamo di creare sempre nuovi eventi rivalutando molti aspetti della cultura che magari sono momentaneamente dimenticati. A questo proposito

lo scorso settembre la Omnia Symphony Orchestra ha dedicato uno spettacolo a Maria Callas insieme al soprano Dimitra Theodossiou che si è svolto alla Fenice di Venezia.

Le istituzioni quando cerchiamo di coinvolgerle nei nostri progetti ci dicono “Bravissimi: continuate così”, ma il più delle volte finisce lì.

Probabilmente questo accade perchè usano delle logiche che non sono certo a sostegno di realtà come la nostra.

 

Che tipo di concerti propone la Omnia Symphony Orchestra?

 

Oltre lo spettacolo che si è svolto alla Fenice negli anni scorsi abbiamo proposto concerti di musica sacra nelle chiese come lo Stabat Mater di Pergolesi e il Requiem di Mozart.

Ma la nostra orchestra ama anche la contaminazione tra i vari generi musicali: un esempio è il concerto che si è svolto al Palabrescia lo scorso aprile, realizzato insieme ai Nomadi, da cui è stato ricavato il doppio disco con dvd “Orchestra”, dove musica sinfonica e musica pop si fondono alla perfezione.

Dedichiamo molta attenzione al sociale: siamo alla quarta edizione di “Film in concerto”, evento che si tiene ogni anno al Palabrescia il giorno di Santo Stefano e che quest’anno sarà a favore dell’UNICEF.

Lo scorso anno la Omnia Orchestra si è esibita al Teatro Grande di Brescia con “Stelle per un grande sogno”, in un concerto a favore dell’Associazione “Amici del Madagascar”. L’evento ha potuto contare sulla presenza di ospiti prestigiosi come i Nomadi, Daniele Silvestri, Iva Zanicchi,

In quell’occasione l’incasso della serata è servito per finanziare il completamento della struttura scolastica per i bambini di Manakara in Madagascar.

 

Cosa c’è nel futuro della Omnia Symphony Orchestra?

 

Nell’immediato futuro c’è il Concerto di Santo Stefano al Palabrescia.

Nel futuro della Omnia Symphony Orchestra c’è la volontà, la cocciutaggine di continuare e di proseguire il percorso intrapreso per essere una realtà sempre più consolidata e con molta voglia di esprimersi.

Nel 2008 avremo la nostra “prima stagione” di concerti e poi continueremo con le opportunità che via via incontreremo sul nostro cammino.

Nel futuro di Omnia vi è insomma la voglia di diventare un’orchestra di riferimento nel mondo musicale italiano e la voglia di far conoscere al pubblico, oltre la poliedricità, anche la grande competenza e professionalità di chi ne fa parte, dal Maestro Bruno Santori ai bravissimi musicisti.

Naturalmente per realizzare questo sogno la volontà e l’impegno non bastano: ci vuole quel pizzico di fortuna che generalmente aiuta gli audaci, ma anche un pizzico di attenzione da parte delle istituzioni locali e nazionali.

 

www.omniaorchestra.com